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San Gimignano



San Gimignano è una vera e propria calamita per i turisti e per apprezzarla appieno bisognerebbe arrivarci nella stagione invernale, magari quando piove, perché in estate la vostra attenzione verrà attirata soprattutto da altri turisti.

San Gimignano dalle Belle Torri deve la sua fama principalmente proprio alle sue torri (in epoca medievale, quando erano il simbolo del potere e della ricchezza delle famiglie della città, le torri erano ben 72) e al paesaggio incantevole che la circonda. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l’originaria identità agricola. In origine villaggio etrusco, la cittadina derivò in seguito il suo nome dal vescovo di Modena, San Gimignano, che a quanto pare salvò la città dall’assalto dei barbari.

Nel 1199 San Gimignano divenne comune e quasi tutte le torri furono erette in questo periodo – nel XIII secolo un podestà proibì la costruzione di torri più alte della sua (ossia più di 51 m). Nel 1348 la peste decimò la popolazione e indebolì il potere dei nobili e nel 1353 la città si sottomise a Firenze. Piazza della Cisterna, una piazza di forma triangolare che prende il nome da una cisterna del XIII secolo che vi sorge al centro, è delimitata da case e torri che risalgono al XIII e XIV secolo. Nell’adiacente Piazza del Duomo, la Collegiata (Duomo) sorge di fronte al Palazzo del Podestà e alla sua torre, chiamata Torre della Rognosa, costruiti entrambi alla fine del XIII secolo.

La semplice facciata del Duomo romanico cela i notevoli affreschi che ricoprono le pareti dell’interno: l’affresco di Taddeo di Bartolo che ricopre la metà superiore della parete di controfacciata rappresenta il Giudizio Universale, mentre la metà inferiore è dominata dal martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli. La Cappella di Santa Fina è una raffinata cappella rinascimentale situata nella parte destra della chiesa. Oltre all’altare che contiene la tomba della santa, realizzato da Benedetto da Maiano, sono notevoli due magnifici affreschi di Domenico Ghirlandaio che illustrano alcuni avvenimenti della vita della santa. Per equilibrare l’interesse per il sacro con quello per il profano, l’altro sito da visitare a San Gimignano è la sede del potere secolare: il Palazzo del Popolo. Il comune ha sede qui dal 1288, anche se l’edificio attuale è il risultato di un ampliamento portato a termine nel XIV secolo. Il coronamento a merli guelfi è del 1882. Dal cortile interno, che contiene affreschi e stemmi araldici, salite le scale per arrivare al Museo Civico, dove si può ammirare la Maestà di Lippo Memmi, che risale al 1317. Salite in cima alla Torre Grossa del palazzo per godere il panorama spettacolare sulla città e sulla campagna circostante.

Fonte: www.tuscany-charming.it

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